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Andrea Zepponi

Teatro a corte, La Festa del Paradiso di Bernardo Bellincioni

PROTO-OPERA LIRICA VINCIANA

Inquadrare la natura librettistica della Festa del Paradiso di Bernardo Bellincioni (Firenze, 1452 – Milano, 1492) in una dimensione prospettica di funzionalità del testo letterario destinato a uno spettacolo in cui concorrono diverse altre arti è l’obiettivo di questo breve saggio. Una tale considerazione trova la sua legittimità qualora si voglia attribuire al testo di Bellincioni, che in questa edizione viene presentato nella sua veste originaria, la definizione di “libretto” per un’opera lirica ante litteram, dopo aver vagliato il prodotto poetico attraverso il crivello della sua rispondenza a diversi requisiti: il senso di rottura con la tradizione spettacolare del tempo, l’occasionalità dello spettacolo musicale in concomitanza della festa di corte, la sua scarsa indipendenza al di fuori dei riferimenti all’attualità cortigiana e infine la sua mancanza di autonomia come factum artistico letterario che diviene parte integrante di un evento cui concorrono, a vario titolo e preminenza, diverse altre arti. La testimonianza del Trotti, ambasciatore veneziano, contribuisce a suffragare questo concorso delle arti in cui si ravvisa la loro corrispondenza organica nella concezione dello spettacolo leonardesco configurato come festa di corte che precorre la funzione celebrativa dei melodrammi del primissimo ‘600.

ISBN 9791281023024

prezzo di vendita € 16,00

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L'ARGINE
Periodico culturale fondato nel 2021

Fondatori: Andrés David Carrara, Giorgio Macii, Carla Tanzola, Pierantonio Tanzola

Per maggiori informazioni www.rivistalargine.com

L'ARGINE n° 5

In questo numero abbiamo l’editoriale di Marco Fazzini, anglista e docente di letteratura post-coloniale presso l’università Ca’ Foscari di Venezia, che ci spiegherà il difficile ruolo e la condizione di marginalità che ha la poesia nel mondo contemporaneo. Possiamo leggere poi il dialogo tra Lorenzo Renzi, professore di filologia romanza presso l’università di Padova e Accademico Emerito dell’Accademia della Crusca, e Pierantonio Tanzola. Una conversazione che ci narra del percorso personale e intellettuale di Renzi attraverso le sue passioni, i suoi incontri e il rapportarsi quotidiano con i giovani studenti. Capiremo che poesia, letteratura, arte e maestri a lui cari, sono stati fondamentali per la sua formazione di Uomo e docente. Dopodiché il grande folk-singer americano Eric Andersen si racconterà in un colloquio con Marco Fazzini e Jacksie Saetti. I suoi inizi con Band giovanili, l’amore per il cinema, il suo rapporto con la Beat Generation saranno alcune delle tematiche che ci introdurranno a una America che molto ha influenzato la cultura europea e non solo di quegli anni. Joni Mitchel, Janis Joplin, Bob Dylan sono artisti con cui Andersen ha collaborato nella sua lunga carriera. L’artista Sabrina Notturno conversando con Pierantonio Tanzola ci accompagnerà nel suo spiazzante universo costruito su immagini visionarie e oniriche, realizzate mediante un approfondito studio sul proprio inconscio. Una epifania di eventi capaci di aprirci ad orizzonti indefiniti e mondi paralleli. Seguiranno le poetiche e commoventi lettere inedite di soldati italiani impegnati sul fronte della seconda guerra mondiale. Lontani da casa, il più delle volte a combattere in paesi stranieri, questi ragazzi scrivono alla loro madrina di guerra per confidarsi o ricevere un conforto in momenti estremamente difficili da affrontare. Come di consuetudine ci saranno i ritratti dei protagonisti realizzati, per questo numero, dall’artista Marco Manzella

contenuti della rivista: Editoriale - Marco Fazzini; Introduzione - Andrés David Carrara, Giorgio Macii, Carla Tanzola, Pierantonio Tanzola; Profilo - Sabrina Notturno; Dialogo - Lorenzo Reni; Inedito - Chiara Soldati, Andrés David Carrara, Lettere dal fronte; Confronto - Mingle with the Universe. Riflessioni e confessioni d’un artista / Eric Andersen in conversazione con Marco Fazzini e Jacksie Saetti; Ritratti - Marco Manzella

ISBN 9791281023154

prezzo di vendita € 15,00


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VETRO, ARTISTI E DESIGNER MILANESI 1976-2023

a cura di SANDRO PEZZOLI

ELIZABETH ARO, SERGIO ASTI, GAE AULENTI, DEDA BARATTINI, MARIO BELLINI, FULVIO BIANCONI, SERGIO CALATRONI, ANDREA CASCELLA, GIANFRANCO FRATTINI, BRUNO GREGORY, MARIA CHRISTINA HAMEL, ALESSANDRO MENDINI, OTTAVIO MISSONI, LAURA PANNO, VITTORIA PARRINELLO, LUCIO PERNA, FRANCA PETROLI, ARNALDO POMODORO, DANIELA PUPPA, FRANCO RAGGI, ROBERTO SAMBONET, LUCA SCACCHETTI, MILA SCHÖN, ETTORE SOTTSASS, GREGORIO SPINI, EMILIO TADINI, MATTEO THUN, GIANNI VERSACE.

Scrive così Sandro Pezzoli: "La collezione è frutto della mia personale iniziativa e vuole essere anche un omaggio alla città di Milano attraverso gli artisti che hanno contribuito ad arricchire il grande mosaico culturale della città."

ISBN 9791281023130

prezzo di vendita € 30,00


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Philip Barlow

In coedizione con la BUGNO ART GALLERY di Massimiliano Bugno.

Catalogo della mostra veneziana dell'artista sudafricano Philip Barlow. Testo a cura di Stefano Cecchetto. Libro in taliano e in inglese.

"Lumi, barlumi, fosfeni di luce che abbagliano, nel tempo sospeso di una rappresentazione sovrapposta dentro alla quale il colore diventa segno, per la sollecitazione perturbativa di un’esperienza ottico-sensoriale.
Philip Barlow è un artista sensibile, il suo lavoro indaga il tempo e lo spazio nella dimensione di una luce artificiale che sovrasta la visione dinamica di una realtà metropolitana e si fonde dentro al ritmo frenetico delle città.
Il tempo è la quarta dimensione dello spazio e questo concetto, più di ogni altro, ha caratterizzato il pensiero artistico e filosofico durante tutto il XX° secolo. Fin dalle prime esperienze dell’arte cinevisuale e di quelle legate ai movimenti optical, la pittura ha determinato una variante prospettica che delinea il carattere dinamico di queste particolari opere.
Philip Barlow non è certo un artista cinevisuale, tutt’altro, egli trascende lo schema geometrico della composizione con l’obiettivo di cogliere la confusa frenesia del mondo contemporaneo e rifletterlo dentro alla poetica di un ritmo spaziale.
"

ISBN 9788894210828

prezzo di vendita € 50,00 (spese di spedizione incluse)


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Andrea Zepponi

Don Chisciotte a Montepulciano e la nascita del Cantiere

Contiene la prima edizione del libretto Don Chisciotte della Mancia di HENZE-PAISIELLO

Una coppa ricavata da una fiasca toscana di vetro verde. Tagliata a un quarto dalla base, la parte più piccola, capovolta, funge da piede e l’altra, anch’essa rovesciata, con il collo sigillato sulla superficie convessa della prima, diventa il bevante di un bicchierone rustico ma perfetto. L’idea del maestro Giovanni Soccol, realizzata alla mostra Vetro e Opera Lirica al Museo Casa di Carlo Goldoni a Venezia nel giugno 2022, evoca invece qualcosa di ben più preciso e sensato. Si tratta della realizzazione di un oggetto scenico rimasto nel limbo della ideazione scenografica del maestro allorché lavorava alla prima assoluta del Don Chisciotte della Mancia di Hans Werner Henze (1926-2012) il primo agosto del 1976 a Montepulciano per l’esordio del fortunato festival denominato Cantiere internazionale d’arte che oggi è alla sua quarantottesima edizione. Ciò che non fu possibile allora, per motivi di tempo e di risorse, nell’ambito della mostra veneziana ha trovato oggi – non ancora troppo tardi - il suo compimento in un contesto espositivo che evoca quel Don Chisciotte della Mancia di Giovanni Paisiello del 1769 su libretto di Gian Battista Lorenzi da cui Henze elaborò, come opera inaugurale del Cantiere, una sua versione operistica su testo librettistico dello scrittore Giuseppe di Leva.
Scopo precipuo del presente studio, di natura per lo più interlocutoria, è formulare con la maggior fedeltà possibile - grazie alle vive testimonianze di chi c’era e c’è ancora - una narrazione attendibile dello svolgimento della prima rappresentazione del Don Chisciotte della Mancia e fornire la versione autentica del testo librettistico o, se si preferisce, quella autorevole e definitiva tramite la consultazione del suo autore e il confronto con il testo contenuto nella partitura a stampa affinché sia rispondente alle sue volontà, dato che l’edizione Schott presenta molteplici sviste ed errori di varia natura. Perciò si dà, nell’ultimo capitolo, il libretto emendato e rivisto rispetto alla corrente edizione dello spartito, infine licenziato dal suo autore, Giuseppe Di Leva. Anche per lui, come per Soccol, oggi si chiude quel cerchio creativo tracciato nel 1976.
Ci si avvale inoltre di documenti ancora inediti. Il risvolto musicologico si esplica nella parte dell’analisi di quella che si può denominare una riscrittura musicale di Henze del Don Chisciotte della Mancia di Paisiello. Risaltano, nella parte storica e documentaria dello studio, le figure di Giuseppe di Leva, drammaturgo di origine trentina, già applaudito al Piccolo Teatro di Milano nel tempo in cui fu chiamato da Henze a prodigarsi per soddisfare, con la sua riscrittura del libretto, ogni esigenza scenica e musicale collaborando strettamente con Henze, e quella di Giovanni Soccol, il maestro veneziano che si incaricò della realizzazione scenografica seguendo fino in fondo le esigenze registiche henziane improntate a una originalità, calata profondamente nell’identità paesana di Montepulciano e restia a richiamare tipologie teatrali pregresse o percorse da altre regie. La rassegna stampa, frutto di una ponderata scelta, prende come fonti informative della versione ufficiale dei fatti, al fine di un raffronto significativo, le testate dei quotidiani che seguirono gli eventi artistici, L’Unità, L’Espresso, La Stampa, il Corriere della Sera, La Nazione, la rivista Sipario, e coprono il quinquennio della direzione personale del Cantiere da parte di Henze, dal 1976 al 1980. In apparato ci si è premurati di inserire la cronologia degli appuntamenti musicali e degli spettacoli con i rispettivi artisti impegnati.
Disegni e modelli inediti di scene, di costumi, di suppellettili sceniche, le stesse fotografie fornite dal primo scenografo dell’opera, Giovanni Soccol, hanno in questo volume lo stesso valore di fedeli testimonianze capaci di rievocare l’evento dell’esordio del Cantiere Internazionale d’Arte, accolte in questo studio al fine di suffragare quell’autenticità che si cerca di raggiungere.

ISBN 9791281023024

prezzo di vendita € 33,00

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Giorgio Zamberlan

IL MERCANTE IN CAMERA
Memorie di un mercante d’arte del secolo scorso

Prefazione di Giorgio de Chirico

Con un ricordo di Roberto Zamberlan Nuova edizione ampliata

Giorgio Zamberlan (1894 - 1956) è stato uno dei più attivi e intelligenti mercanti d’arte del periodo fra le due guerre: il periodo d’oro, si potrebbe dire, della pittura italiana. La fortuna di de Pisis è in buona parte dovuta a lui. Quando morì, Zamberlan lo commemorò alla radio con una rievocazione commossa e di lì a pochi giorni, il 7 aprile 1956, lo seguì nel suo destino. Questo libro, oggi in una riedizione ampliata, vide la luce per la prima volta nel 1959 stampato da Vallecchi Editore, per le cure di Alfredo Mezio che già aveva suggerito a Zamberlan di scrivere sui suoi molti incontri per i lettori del Mondo. Non era, infatti, soltanto un mercante d’arte, ma un uomo di molto cuore e vari interessi nonché uno scrittore vivo come pochi che sapeva tradurre in una prosa rapida e succosa la sua esperienza artistica ed umana, la ricca miniera dei suoi ricordi. Il titolo allude a quei mercanti che a Parigi venivano chiamati, appunto, mercanti in camera, poiché commerciano in pittura senza avere una galleria, facendo venire i clienti all’albergo o in una stanza d’affitto ove tenevano la merce. A de Pisis sono dedicate molte pagine: la sua arte, la sua vita, le sue bizzarrie, i foschi presentimenti, iI congedo nella casa di cura. Ma anche di tanti altri ci parla qui Zamberlan: di “Tosi amabile”, fissato in un’immagine tranquilla, serena, composta, come i suoi giorni e i suoi paesaggi; di Morandi schivo, solitario, quasi inaccessibile, fedele al rigore estremo della sua pittura; di de Chirico sempre nuovo e sorprendente; di Campigli sdegnoso della banalità quotidiana; di Guidi dagli imprevedibili estri; di Saetti, di Sironi; e poi di Arturo Martini, arrovellato con sé stesso e con gli altri, con l’Accademia e con la vita; di Gino Rossi, morto al manicomio di Treviso. C’è anche un capitolo per Giovanni Comisso, scrittore dalle mille avventure. I trasferimenti continui, da Roma a Venezia a Burano a Cortina; i collezionisti e le collezioni; le villeggiature dei regnanti e degli artisti; il sodalizio dei pittori a Venezia: tutta un’età e un mondo che fu, rivivono con il loro fascino sotto la penna del mercante in camera. Un libro raro, dunque: tale da interessare profondamente, proprio per la sua carica umana anche il lettore che abbia scarsa o poca dimestichezza con l’arte contemporanea. Un ritratto dell’autore a firma Giorgio de Chirico e numerose fotografie, alcune delle quali inedite rispetto alla versione originale del libro, completano questa ristampa singolare.

IISBN 9788894507850

prezzo di vendita € 18,00


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L'ARGINE
Periodico culturale fondato nel 2021

Fondatori: Andrés David Carrara, Giorgio Macii, Carla Tanzola, Pierantonio Tanzola

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L'ARGINE n° 4

Il numero quattro de L’ARGINE contiene contributi che spaziano dalla filosofia all’arte, dalla fotografia alla poesia. Si comincia con un dialogo tra il fotografo Enrico Savi e la scrittrice e curatrice di mostre d’arte Silvia Bottani che già diede un suo racconto inedito per il primo numero della rivista. Savi con le sue fotografie si approccia alla realtà con un pensiero multiforme e scomposto come lo è il divenire. Nelle opere di Enrico si manifesta una sorta di relativismo delle immagini, al quale l’artista dà un ordine mentale districandosi tra le maglie intricate del nostro quotidiano. Segue un confronto tra Pierantonio Tanzola e il filosofo e artista Marcello Ghilardi. Profondo studioso del pensiero sino-giapponese Ghilardi ci introduce alla cultura orientale invitandoci a comprendere il modo di porsi nei confronti della vita e dell’arte di quelle civiltà. L’essenza e l’autenticità del pensiero artistico e filosofico orientali si esprimono in Ghilardi non solo per mezzo dei suoi saggi, ma anche attraverso le sue opere d’arte. Un altro contributo molto interessante è il dialogo tra Marco Fazzini – anglista, studioso di letteratura post-coloniale e poeta – e Manuel Alegre, il più rilevante poeta portoghese vivente nonché importante politico: un confronto che toccherà diverse tematiche tra le quali il futuro della poesia e delle democrazie. Alegre ci racconta delle sue amicizie artistiche e della sua esperienza non solo letteraria, ma anche di attivista politico essendo stato uno dei protagonisti della rivoluzione contro la dittatura di Salazar. Infine possiamo leggere le poesie sul tema degli alberi, raccolti in un’inedita antologia, di un protagonista della pittura italiana del novecento: Virgilio GuidiToni Toniato, storico e critico d’arte, ci darà l’opportunità di approfondire un aspetto meno noto di questo artista cioè quello riguardante il valore lirico delle sue poesie.

contenuti della rivista: Editoriale - Pierantonio Tanzola; Introduzione - Andrés David Carrara, Giorgio Macii, Carla Tanzola, Pierantonio Tanzola; Profilo - Enrico Savi in conversazione con Silvia Bottani; Dialogo - Marcello Ghilardi; Inedito - Toni Toniato e gli alberi di Virgilio Guidi; Confronto - Quella voce che mi usa... è più di me stesso Manuel Alegre in conversazione con Marco Fazzini; Ritratti - Davide Corona

ISBN 9791281023062

prezzo di vendita € 15,00


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L'ARGINE
Periodico culturale fondato nel 2021

Fondatori: Andrés David Carrara, Giorgio Macii, Carla Tanzola, Pierantonio Tanzola

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L'ARGINE n° 3

Continua l’avventura de “L’ARGINE”. In questo numero il maestro Franco Piavoli ci introduce alla sua poetica cinematografica. Ci descriverà il personale percorso artistico sin da quando, con una macchina fotografica a soffietto regalata dal padre, iniziò a osservare la realtà del borgo in cui tuttora abita, Pozzolengo, in provincia di Brescia, fino a raccontarci di come realizzò i suoi importanti film. Si continuerà dialogando con il fotografo Nicola Vinci che propone, attraverso i suoi scatti fotografici realizzati in set quasi cinematografici, una coscienza comune, collettiva che si esprime adottando il linguaggio visivo dell’inconscio, creando scene spiazzanti che spesso confondono il lettore. Segue un omaggio a Marisa Merci, segretaria di edizione di un’infinità di produzioni cinematografiche e televisive. Sono qui pubblicate alcune fotografie tratte dal suo archivio, raccolto durante oltre cinquant’anni di carriera, che mostrano alcuni attori colti un attimo prima del ciak oppure durante la lavorazione. Vittorio Bustaffa, pittore e illustratore, racconta del suo amore per la pittura e della sua passione per il Mito e l’epica tanto da rappresentarli nei suoi interessanti lavori creati con una straordinaria tecnica. Ci parlerà anche del suo decisivo incontro con Luciana Mulas, notevole fotografa e sorella di Ugo Mulas, e di tutto quel mondo che girava attorno a questa significativa famiglia. Come in ogni numero de “L’argine” ci saranno, come apriporta, i ritratti dei protagonisti dei contributi. La realizzazione di questi è stata affidata allo stesso Vittorio Bustaffa.

contenuti della rivista: Editoriale - Pierantonio Tanzola; Introduzione - Andrés David Carrara, Giorgio Macii, Carla Tanzola, Pierantonio Tanzola; Profilo - Nicola Vinci; Dialogo - Franco Piavoli; Inedito - Marisa Merci; Confronto - Vittorio Bustaffa e un suo ricordo di Luciana Mulas; Ritratti - Vittorio Bustaffa

ISBN 9791281023086

prezzo di vendita € 15,00

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L'ARGINE
Periodico culturale fondato nel 2021

Fondatori: Andrés David Carrara, Giorgio Macii, Carla Tanzola, Pierantonio Tanzola

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L'ARGINE n° 2

Continua l’avventura de “L’ARGINE”. Questo secondo numero si apre con un breve dialogo con il performer Andrea Contin che ci introduce nel suo universo in bilico tra ironia e drammaticità e dove i contenuti della sua arte si esprimono attraverso un rilevante e fondamentale coinvolgimento del corpo. Continueremo con una intervista a Pasquale Palmieri fotografo con lo sguardo molto vicino al “realismo magico” e che da anni racconta attraverso le sue immagini il lavoro dell’artista internazionale Mimmo Paladino. Architetto, predilige la rappresentazione dello spazio, senza tralasciare rilevanti riferimenti antropologici. Pier Luigi Olivi, artista, scrittore ma in questo caso specifico fotografo, ci proietta negli anni della leggendaria legge 180 di Franco Basaglia. Un suo racconto ci accompagna nel mondo dei manicomi di quel periodo, illustrandoci con alcune sue fotografie scattate in quei momenti, di cui alcune ancora inedite, l’avventura di Marco Cavallo simbolo della libertà riconquistata dagli internati. Segue il dialogo tra il pittore Andrea Martinelli con sua figlia Maria Serena, costumista, che tocca varie tematiche sulla complessità e le difficoltà che si incontrano nell’intraprendere la vita di artista. Il padre con grazia, infonde certezze, ma soprattutto dubbi che la figlia accoglie con consapevolezza e accettazione. Potremo leggere, inoltre, alcune poesie inedite della studentessa universitaria Chiara Lazzaretto. Diverse sono pensate e scritte in inglese e poi tradotte da lei stessa in italiano. Temi come il mito e la storia evocano mondi passati, ma resi attuali per mezzo dell’eterno e universale linguaggio dell’amore. Come oramai di abitudine ad ogni inizio contributo ci saranno dei ritratti eseguiti appositamente per “L’ARGINE: in questo numero sono stati realizzati dalla pittrice Greta Bisandola.

contenuti della rivista: Editoriale - Pierantonio Tanzola; Introduzione - Andrés David Carrara, Giorgio Macii, Carla Tanzola, Pierantonio Tanzola; Profilo - Andrea Contin; Dialogo - Pasquale Palmieri; Inedito - Pier Luigi Olivi; Confronto - Maria Serena e Andrea Martinelli; Under 25 - Chiara Lazzaretto; Ritratti - Greta Bisandola

ISBN 9791281023000

prezzo di vendita € 15,00

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L'ARGINE
Periodico culturale fondato nel 2021

Fondatori: Andrés David Carrara, Giorgio Macii, Carla Tanzola, Pierantonio Tanzola

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L'ARGINE n° 1

dicembre 2021 - marzo 2022
Inizia l’avventura de “L’ARGINE”. Una serie di fotografie che ritraggono paesaggi architettonici di Marco Introini, fotografo, architetto e allievo di Gabriele Basilico, aprono il primo numero della rivista. Una breve intervista ci introdurrà alla sua poetica fatta di silenzi e di attimi solenni. Lo scrittore e poeta, nonché Homo Radix, Tiziano Fratus, attraverso un dialogo con uno dei fondatori de “L’ARGINE”, ci immerge nel suo mondo popolato da boschi e alberi millenari, raccontando, inoltre, alcuni aspetti della sua vita privata e il rapporto con l’editoria. Silvia Bottani, scrittrice e critica d’arte, ci ha consegnato un suo racconto inedito. Attraverso la rappresentazione di una realtà distopica viene narrata, con grande pathos, un’umanità futura e ciò che potrebbe accadere se non verrà creato tempestivamente un “argine” atto ad arrestare eventi indesiderati e catastrofici. Il sogno inteso sia oniricamente sia come scopo individuale, elemento essenziale in ogni epoca per una progressiva crescita dell’umanità, sarà protagonista di questa avventura. Il confronto tra il pittore e incisore Silvio Lacasella e suo figlio Pietro Lacasella diventa un’occasione per quest’ultimo di dialogare confidenzialmente con il padre. Le domande di Pietro sul metodo di lavoro di Silvio ci introducono alla poetica del pittore, nonchè a una conoscenza più approfondita dell’uomo-artista. In diversi momenti anche per il figlio alcune osservazioni diventano opportunità per conoscere più intimamente il padre. L’ultimo intervento sarà quello di Francesca Fabris, padovana e studentessa universitaria di Storia a Bologna. Si discute sul rapporto tra scienza e magia nell’epoca di Giordano Bruno, tema attuale in questo periodo di scontri tra una scienza altamente tecnologica e un altro tipo di approccio scientifico più naturale e tradizionale. Ad accompagnarci in entrata ad ogni contributo ci saranno i preziosissimi ritratti di Nicola Nannini, pittore di Cento. Realizzati a matita per l’occasione, danno un elegante e raffinato sostegno a tutto il volume.

contenuti della rivista: Editoriale - di Pierantonio Tanzola; Introduzione - di Andrés David Carrara, Giorgio Macii, Carla Tanzola, Pierantonio Tanzola; Profilo - Marco Introini; Dialogo - con Tiziano Fratus; Inedito - Quello che porta il temporale di Silvia Bottani; Confronto - Viaggiare con lo sguardo di Silvio e Pietro Lacasella; Under 25 - I “se” della Storia: la magia rinascimentale di Francesca Fabris; Ritratti a matita - Nicola Nannini

ISBN 9788894507874

prezzo di vendita € 13,00

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Pier Luigi Olivi e Luigi Gardenal

VENEZIA VENEZIA

Prefazione di Salvatore Settis

Nota critica di Mario Stefani

Un’opera dedicata alla Comunità Veneziana. Un progetto “visionario” realizzato con i mezzi propri della poesia e dell’arte per sensibilizzare i potenti del globo, i media e l’opinione pubblica internazionale sulla tragica situazione di Venezia e della sua Comunità. Venezia è posta al centro del mondo, paradigma di situazioni simili a livello globale. Tre brevi testi: una poesia (Pier Luigi Olivi), una nota critica (Mario Stefani), la prefazione (Salvatore Settis), proposti in 25 lingue, inseriti nelle creazioni artistiche di Luigi Gardenal, da opere realizzate su relitti recuperati dalla Laguna, memoria della vita quotidiana e marinara dei secoli della Repubblica. Un’opera urlata, “per amore aggressiva”. Contro “il massacro, l’infernale massacro che spinge Venezia alla distruzione”. Progetto e opera realizzati per produrre risultati concreti nel modo di pensare e ripensare cosa dev’essere la Venezia d’oggi e, soprattutto, la Venezia delle generazioni future.

i testi sono proposti in 25 lingue di questa prima edizione stampata presso Grafiche Antiga sono stati impressi 1000 esemplari nel marzo 2019 la stampa è composta da 40 esemplari non numerati dedicati ad personam inseriti in contenitori lignei e metallici opere di Luigi Gardenal destinati ai Capi di Stato dei paesi delle lingue tradotte, alle alte cariche istituzionali italiane e dell’UE, al Papa, al Direttore Generale dell’UNESCO, al Presidente della Regione Veneto, al Sindaco di Venezia, al Patriarca di Venezia 160 esemplari numerati da H.C. 1 a H.C. 160 destinati agli autori, ai collaboratori, alla Stampa 800 esemplari numerati da 1 a 800 gli utili della vendita dell’opera andranno ad associazioni di cittadini che lottano sul territorio perché Venezia continui ad avere un futuro come comunità di persone e per la tutela, la conservazione, la valorizzazione e la libera fruizione del patrimonio pubblico lagunare tutti gli esemplari sono firmati dagli artisti

ISBN 97912200044738

prezzo di vendita € 40,00

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